giovedì 18 dicembre 2008

Nubi insolite ma naturali: hole punch cloud

Tampabay.com del 24 novembre scorso segnala una bella fotografia, mostrata qui sopra, di una hole-punch cloud o fallstreak hole: una formazione nuvolosa che gli sciachimisti ritengono essere una prova del loro complotto a base di aerei che irrorano il cielo.

In realtà le hole-punch cloud sono fenomeni meteorologici noti da tempo agli addetti ai lavori e sono in effetti legate al passaggio degli aerei, ma non nel modo cospiratore asserito dai sostenitori delle "scie chimiche".

Il meteorologo Charlie Paxton, del National Weather Service statunitense, ha visto questa stessa nube e l'ha spiegata così a Tampabay.com: "Si forma quando i cirrocumuli, composti da acqua liquida superraffreddata al di sotto della temperatura di congelamento, vengono interessati dallo scarico dei motori di un aereo. E' interessante notare che le nubi d'acqua superraffreddata restano liquide, nonostante le temperature possano essere ben al di sotto del punto di congelamento, fino a quando entrano in contatto con un nucleo di condensazione o con del particolato. In questo caso, i gas di scarico di un aereo sono entrati in contatto con la nube superraffredata a circa 26.000 piedi (7900 m) a una temperatura di circa -24°C, trasformando il liquido in cirri di cristalli di ghiaccio e formando un buco nella nube".

L'Astronomy Picture of the Day del 12/1/2004 ne presenta un altro esempio, fotografato nei cieli dell'Alabama e mostrato qui sotto.

mercoledì 3 dicembre 2008

Nubi insolite ma naturali / 2

Dalla pagina meteo dell'emittente televisiva statunitense WGN di Chicago.



Temporale a Great Falls, Montana. Foto di Ed Dawes.


Foto di Shannon Howard a Frankfort, Illinois, 13 luglio 2004


Foto di Paul Howard a Schaumburg, Illinois.

Nubi insolite ma naturali / 1

Una serie di immagini scattate nella Groenlandia nord-occidentale dai fotografi britannici Bryan e Cherry Alexander.

Le fotografie, pubblicate dal Mail on Sunday, sono state scattate nella comunità Inuit di Qaanaaq, a circa 1200 km dal polo nord, vicino a Inglefield Bay, prima dell'alba locale intorno alle 10 del mattino.






Le nubi sottili vengono plasmate dai venti irregolari, deviati in mille direzioni dalle forme dei ghiacciai sottostanti, e duplicano le forme del terreno in quello che i meteorologi chiamano effetto orografico. L'angolazione del sole ha tinto di rosa le sporgenze inferiori delle nubi ed esaltato i giochi di ombre.

Non occorre tirare in ballo le scie chimiche: la natura è perfettamente in grado di dare spettacolo da sola, e di farlo meglio di quanto possa immaginare la più delirante delle fantasie paranoiche.

lunedì 1 dicembre 2008

Foto di presunti aerei chimici / 2


L'immagine qui sopra viene usata in un file PowerPoint (sciechimiche.ppt) circolante almeno dal 2007, indicandola come esempio di aereo destinato alla produzione di "scie chimiche".

In realtà si tratta di un scorcio del normalissimo scarico di una Auxiliary Power Unit (APU), ossia del generatore ausiliario di bordo, installato di serie su praticamente tutti gli aerei di linea. Quello mostrato è lo scarico di una APU di un McDonnell-Douglas DC-10/MD-11, come si può notare nell'immagine qui sotto, tratta da Airliners.net.




La foto dell'aereo "chimico" è ruotata di 90 gradi: il pannello che si vede in alto è uno dei piani di coda orizzontali del velivolo.

Foto di presunti aerei chimici / 1


Quest'immagine viene usata in un file PowerPoint (sciechimiche.ppt) circolante almeno dal 2007, indicandola come esempio di aereo destinato alla produzione di "scie chimiche".

Finora la sua provenienza non è stata identificata. Le forme del velivolo indicano un aereo d'epoca (forse degli anni Cinquanta o successivi). Le scritte "Radio compass receiver access" sulla sinistra indicano un aereo statunitense o perlomeno occidentale.