– Marco Travaglio, intervista a Polisblog.it.
giovedì 22 gennaio 2009
Sciachimisti, aggiungete Marco Travaglio alla lista degli occultatori
"...ci sono i fissati monomaniaci che si fanno l’idea che tu sia un servo delle banche perché non parli del signoraggio o un servo della Cia perché non parli delle scie chimiche."
mercoledì 21 gennaio 2009
Nubi insolite ma naturali: nubi lenticolari
Il sito Astronomy Picture of the Day presenta questa splendida immagine di nubi lenticolari (qui la versione ad alta risoluzione):
La didascalia della foto spiega che si tratta di più nubi sovrapposte a formare una nube lenticolare. Di norma l'aria si muove molto più in orizzontale che in verticale, ma talvolta (per esempio quando il vento ha sfiorato una montagna o una collina) si verificano delle oscillazioni verticali piuttosto intense.
L'aria secca alla sommità di un'oscillazione può essere molto stratificata per quanto riguarda il contenuto di umidità e quindi forma nubi ad ogni quota alla quale l'aria si satura di umidità. Questo produce una nube lenticolare dall'aspetto fortemente stratificato.
L'immagine è stata scattata nel 2002 in Nuova Zelanda, nei monti della catena di Tarurua sulla North Island.
La didascalia della foto spiega che si tratta di più nubi sovrapposte a formare una nube lenticolare. Di norma l'aria si muove molto più in orizzontale che in verticale, ma talvolta (per esempio quando il vento ha sfiorato una montagna o una collina) si verificano delle oscillazioni verticali piuttosto intense.
L'aria secca alla sommità di un'oscillazione può essere molto stratificata per quanto riguarda il contenuto di umidità e quindi forma nubi ad ogni quota alla quale l'aria si satura di umidità. Questo produce una nube lenticolare dall'aspetto fortemente stratificato.
L'immagine è stata scattata nel 2002 in Nuova Zelanda, nei monti della catena di Tarurua sulla North Island.
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domenica 4 gennaio 2009
Nubi insolite ma naturali / 5
Ecco qualche altra immagine di hole-punch cloud o fallstreak hole, incluse immagini satellitari provenienti da enti che in teoria dovrebbero far parte del Grande Complotto.
La foto qui sotto è stata scattata "circa 15 miglia a sud est di Maraton, nelle Florida Keys" da un utente del sito Fark.com, secondo quanto riportato qui. La data non è specificata.
Il sito Earth Observatory della NASA pubblica un rapporto e due immagini (qui sotto) di una serie di hole punch cloud che ha interessato Oklahoma, Arkansas, Louisiana e Texas il 29 gennaio 2007.
L'immagine superiore è stata scattata dal satellite Terra della Nasa tramite il sensore MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) e una sua versione ad altissima risoluzione è disponibile qui; quella inferiore è stata scattata da terra.
Earth Observatory spiega che il fenomeno è dovuto a "una combinazione di temperature fredde, traffico aereo, e forse un'insolita stabilità atmosferica. La copertura nuvolosa del 29 gennaio era costituita da nubi superraffreddate, che contengono goccioline d'acqua che rimangono liquide nonostante la temperatura sia molto al di sotto del punto di congelamento. Tali nubi non solo insolite."
La NASA spiega che "... le temperature sopra le nubi erano da -20 a -35°C. Quando gli aerei provenienti dall'aeroporto di Dallas-Fort Worth attraversavano queste nubi, le particelle minute nei gas di scarico sono entrate in contatto con le goccioline d'acqua superraffreddate, che si sono ghiacciate istantaneamente. I cristalli di ghiaccio più grandi sono precipitati al di sotto della copertura nuvolosa, lasciando i "buchi", mentre le particelle di ghiaccio più piccole al centro restavano sospese."
La stessa fonte chiarisce anche che i cristalli di ghiaccio che cadono non arrivano a terra perché sublimano prima.
La foto qui sotto è stata scattata "circa 15 miglia a sud est di Maraton, nelle Florida Keys" da un utente del sito Fark.com, secondo quanto riportato qui. La data non è specificata.
Il sito Earth Observatory della NASA pubblica un rapporto e due immagini (qui sotto) di una serie di hole punch cloud che ha interessato Oklahoma, Arkansas, Louisiana e Texas il 29 gennaio 2007.
L'immagine superiore è stata scattata dal satellite Terra della Nasa tramite il sensore MODIS (Moderate Resolution Imaging Spectroradiometer) e una sua versione ad altissima risoluzione è disponibile qui; quella inferiore è stata scattata da terra.
Earth Observatory spiega che il fenomeno è dovuto a "una combinazione di temperature fredde, traffico aereo, e forse un'insolita stabilità atmosferica. La copertura nuvolosa del 29 gennaio era costituita da nubi superraffreddate, che contengono goccioline d'acqua che rimangono liquide nonostante la temperatura sia molto al di sotto del punto di congelamento. Tali nubi non solo insolite."
La NASA spiega che "... le temperature sopra le nubi erano da -20 a -35°C. Quando gli aerei provenienti dall'aeroporto di Dallas-Fort Worth attraversavano queste nubi, le particelle minute nei gas di scarico sono entrate in contatto con le goccioline d'acqua superraffreddate, che si sono ghiacciate istantaneamente. I cristalli di ghiaccio più grandi sono precipitati al di sotto della copertura nuvolosa, lasciando i "buchi", mentre le particelle di ghiaccio più piccole al centro restavano sospese."
La stessa fonte chiarisce anche che i cristalli di ghiaccio che cadono non arrivano a terra perché sublimano prima.
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sabato 3 gennaio 2009
Nubi insolite ma naturali: nubi madreperlacee
In inglese si chiamano nacreous clouds, ossia "nubi madreperlacee": sono nubi polari stratosferiche situate a 80.000 piedi (25 km) di quota. Secondo Boston.com, che pubblica l'originale di quest'immagine, la foto è stata scattata vicino a McMurdo, a Ross Island, in Antartide, il 28 agosto 2004, e questo tipo di nubi si manifesta soltanto nelle regioni polari, dove la temperatura della stratosfera scende sotto i -73°C.
Queste nubi sono sede di reazioni chimiche che scindono l'ozono nell'alta atmosfera e contribuiscono alla creazione del buco nell'ozono sopra l'Antartide.
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