Sono passati undici anni dalle prime interrogazioni politiche in
Italia sul presunto fenomeno delle “scie chimiche” e c'è ancora chi
insiste a farne di nuove invece di accettare che il fenomeno è
semplicemente una panzana diffusa da incompetenti.
Stavolta
è toccato alla regione Marche, il cui assessore all'ambiente Maura
Malaspina ha risposto in aula a un'interrogazione di Roberto Zaffini
(Lega Nord) sui presunti “filamenti di origine sconosciuta” presenti nell'aria (in realtà ragnatele di alcune specie migratorie di ragni, perfettamente conosciute agli esperti).
La
Regione ha anche commissionato all'Ars e all'Arpam delle analisi di
questi filamenti, che non hanno rilevato alcuna delle sostanze asserite
dai sostenitori delle “scie chimiche”. Un altro spreco di denaro dei
contribuenti che poteva benissimo essere evitato.
La giustificazione presentata da Zaffini (“molta gente è preoccupata”)
non regge: molta gente è preoccupata che i gatti neri portino iella,
vogliamo allora fare un'interrogazione per rassicurarli anche su questo?
A quando un'interrogazione sugli oroscopi?
Fonti: ANSA, Corriere Adriatico. Ringrazio @toni10364 per la segnalazione.
martedì 21 gennaio 2014
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