24 luglio 2010
Buongiorno Sig. Bosco,
Le rispondo direttamente in questo articolo sul mio blog, invece di farlo via mail come finora, perché vedo che il rapido accavallarsi di citazioni reciproche sta rendendo difficile ai lettori seguire il discorso e capire chi ha detto cosa. Le propongo di fare anche lei la stessa cosa, pubblicando la sua risposta nel suo sito o blog. Potremmo linkarci a vicenda e in questo modo rendere un servizio migliore ai lettori e non spendere tempo nella reimpaginazione delle mail per pubblicarle.
Nella sua mail precedente, parlando del recente video "Chemtrail spraying (NOT!)" e della sua mancata rimozione da Youtube, lei dice che "rimuovere l'originale significherebbe soltanto confermare la validità documentale del video e dare ragione a quelli che lei ama definire "complottisti" o "sciachimisti"". Non direi. Un video si può rimuovere per tante ragioni. Rimuovere un video non significa necessariamente confermarne la validità.
Lei mi chiede poi come faccio a sapere che gli autori del video non sono stati rintracciati e zittiti o sottoposti a corte marziale. Ovviamente non lo so. Ma non lo sa neanche lei. In effetti il problema è che stiamo ragionando sul nulla, o quasi. C'è su Youtube un video di cui non conosciamo l'autore e non conosciamo le circostanze di ripresa. Possiamo sbizzarrirci in fantasie d'ogni sorta, ma alla fine di fatti ce ne sono pochi. Ha senso basare un'accusa gravissima (la sistematica irrorazione segreta di vaste aree con sostanze nocive) su un video anonimo su Youtube? A me sembra di no. Per accuse del genere ci vogliono prove concrete.
Un video anonimo su Youtube non è una prova concreta. Eppure lei dice di essere "assolutamente convinto (così come i miei interlocutori) che si tratti di una scia chimica". Su che basi? Non le sembra azzardato fondare le sue convinzioni su un video anonimo? E se fosse davvero una burla?
Lei osserva che la mia spiegazione del video (una burla fatta da piloti per beffarsi dei sostenitori delle "scie chimiche") è solo un'ipotesi. Vero. Ma lo è anche la sua spiegazione alternativa, per la quale non ha nessun elemento di supporto.
Mettiamo a confronto le due ipotesi.
La mia: dei piloti militari vedono una bella contrail aerodinamica e la riprendono per metterla su Youtube e burlare i sostenitori delle "scie chimiche". I sostenitori delle "scie chimiche" abboccano all'esca, e continuano a farlo nonostante gli autori del video li avvisino chiaramente che si è trattato di una burla, e la cosa suscita ancora di più l'ilarità degli autori del video, che lo lasciano su Youtube.
La sua: dei piloti militari che partecipano a una segretissima operazione di irrorazione tossica riescono a superare tutti i controlli di sicurezza, violano il segreto militare di altissimo livello che deve giocoforza circondare un'operazione di questa terribile portata, e riescono a riprendere impunemente un aereo che rilascia una "scia chimica" e a mettere il video su Youtube, per rivelare al mondo la cospirazione, senza che nessuno li blocchi preventivamente. Non lo mettono per esempio su Wikileaks, dove avrebbero la garanzia di anonimato, ma lo mettono su Youtube, dove per le autorità è facilissimo risalire alle loro identità. Quando il video comincia a diffondersi, gli organizzatori della cospirazione decidono di non rimuovere il video, per "non confermare la validità documentale del video", nonostante il video sia una prova visiva dettagliata dell'esistenza delle irrorazioni segrete, ma convincono gli autori a dire che si tratta di una burla.
Quale delle due è la più logica? Quale delle due è la più semplice? Quale delle due è più coerente con i (pochi) fatti accertati? Quale delle due è l'ipotesi più sensazionale e straordinaria e quindi più bisognosa di conferme?
A mio parere, la sua ipotesi equivale a sostenere che le famose teste di Modigliani non erano una burla realizzata da tre studenti livornesi per prendersi gioco dei critici d'arte che le ritennero autentiche, ma erano vere sculture di Modigliani e gli studenti furono costretti da chissà chi a dire che si trattava di una burla.
Lei dice: "Sono sicuro che anche se si riuscisse finalmente ad avere un campione di atmosfera in quota e questo mostrasse contenuti di bario, alluminio o altre sostanze incompatibili con l'atmosfera standard, troverebbe qualche argomentazione per tirare l'acqua al suo mulino." A parte il fatto che lei non può avere certezze su quello che potrei o non potrei fare io (anche lei non ha "il dono della telepatia" che mi attribuisce scherzosamente), va detta una cosa importante. I campioni sono già stati raccolti, direttamente dentro le scie e sin dagli anni Settanta. Le scie degli aerei si possono analizzare anche da terra, con metodi rigorosi e scientificamente accettati come il LIDAR (legga per esempio D. Atlas, Contrails to Cirrus, in Journal of Applied Meteorology, 2004). Se i sostenitori delle "scie chimiche" volessero farlo, potrebbero usare questi metodi. Ma sembra che preferiscano basarsi su video anonimi pubblicati su Youtube e su analisi di acqua piovana e terra raccolta da dilettanti. Per questo i sostenitori delle "scie chimiche" hanno un grosso problema di credibilità.
In secondo luogo, su che basi tecniche lei afferma che il bario e l'alluminio sono "incompatibili con l'atmosfera standard"? Cosa avrebbero di così pericoloso bario e alluminio? Io vedo che lei fa molte affermazioni categoriche, ma non porta prove tecniche di queste affermazioni. Non è un modo corretto di procedere, specialmente quando si accusa qualcuno di crimini contro l'umanità intera.
Guardi, signor Bosco, tagliamo la testa al toro e andiamo al sodo. Lei mi propone video su video, ma così non si va da nessuna parte, come lei stesso ammette ("questa controversia andrà avanti all'infinito!"). Le faccio una domanda semplice e diretta, e la faccio per capire, non per insinuare: se lei è così convinto che "le cosiddette "scie chimiche" sono un fenomeno tremendamente reale" e che esista questo temibile complotto internazionale che sta avvelenando sistematicamente milioni di persone, che ci fa ancora qui? Perché se ne sta qui a farsi avvelenare giorno e notte e non si rifugia nei vari luoghi che, stando ai sostenitori delle "scie chimiche", non vengono irrorati?
Questa, a mio parere, è la contraddizione fondamentale dei sostenitori delle "scie chimiche": dicono di avere prove inoppugnabili che a loro piove addosso letame, ma non fanno nulla per scansarsi. Vorrei che mi spiegasse come mai, perché francamente non lo capisco.