venerdì 6 luglio 2018

Le risposte alle domande più frequenti sulle “scie chimiche”

1. Definizioni e generalità


1.00. Che cosa sono le scie che si vedono dietro gli aerei?

1.01. Cos'è la teoria delle "scie chimiche" o "chemtrails"?

1.02. Che cosa sono le scie di condensazione o "contrail"?

1.03. Ma quello che esce dai motori degli aerei non è fumo?

1.04. Perché su Internet ci sono foto di scie scure o nere?

1.05. Per formare scie occorrono altitudine oltre 8000 m, meno di -40°C e umidità al 70%?

1.06. Perché ci sono anche fotografie in cui si vede una scia emessa lungo tutta l'ala dell'aereo e non solo dai motori? È comunque acqua?

1.07. Quali prove vengono portate dell'esistenza delle "scie chimiche"? Come si distinguerebbero dalle normali scie di condensazione?

1.08. Da dove proviene l'acqua che forma le scie di condensazione?

1.09. Da dove nasce la teoria delle "scie chimiche"?

1.10. Quali sarebbero i presunti scopi delle “scie chimiche”?

1.11. Che cosa dovrebbero contenere queste "scie chimiche"?

1.12. Ma quanta gente ci vuole per un piano così enorme? Come mai nessuno ha ancora confessato?


2. Presunte anomalie


2.01. Non è strano che certe scie di condensazione siano lunghe anche centinaia di chilometri? Non è più logico che siano sostanze sparse dall'aereo?

2.02. Perché certe scie iniziano e terminano all'improvviso?

2.03. Com'è possibile che due aerei che volano affiancati rilascino scie di tipo diverso?

2.04. Uno stesso aeroplano dovrebbe rilasciare scie identiche. Perché invece esistono fotografie di scie asimmetriche?

2.05. Allora queste scie di condensazione fanno ciò che pare a loro; possibile che non seguano nessuna regola?

2.06. Come mai a volte è visibile una terza scia evanescente?

2.07. Su Internet c'è chi usa un radar e ha scoperto che gli aerei che rilasciano le scie non sono identificabili. Allora sono aerei militari?

2.08. Dai dati dei radiosondaggi si può capire se sussistono le condizioni per la formazione o la durata delle scie?

2.09. Si vedono a volte scie con forme curiose (curve o ondulate): è un'anomalia tipica delle scie chimiche?

2.10. Come mai alcuni video mostrano nubi che scompaiono perché attaccate dagli "aerei chimici"?

2.11. Gli aerei di linea non volano in cerchio; allora perché ci sono scie circolari?


3. Aerei misteriosi e rotte strane


3.01. Ci sono video di aerei che rilasciano scie sotto nuvole basse. Come può trattarsi di condensazione, che si forma a quote ben superiori?

3.02. Hanno calcolato la quota degli aerei che fanno scie costruendo un triangolo rettangolo tra osservatore e aereo: circa 2000 m. Come si spiega?

3.03. Un aereo a 10 km di quota è invisibile a occhio nudo; perché invece gli aerei che fanno scie si vedono?

3.04. Hanno illuminato un aereo con un puntatore laser che arriva a 3,5 km; vuol dire che l'aereo era sotto i 3,5 km di quota?

3.05. Ci sono aerei che volano paralleli in formazione o tracciano rotte incrociate e reticoli di scie: come si spiega?

3.06. Come mai alcuni aerei non seguono le normali aerovie segnate sulle mappe?

3.07. Ci sono fotografie di aerei stranissimi con dispositivi anomali, sono "aerei chimici"?

3.08. Come mai ci sono foto dell'interno di un aereo di linea che contiene delle taniche?


4. Scie d’epoca


4.01. Come mai non esistono foto di scie prima del 1995 circa?

4.02. Le foto d'epoca devono essere false: come facevano gli aerei dell'epoca a raggiungere gli 8000 metri, non essendo pressurizzati?

4.03. Come è possibile che le foto di scie della II Guerra Mondiale siano a colori?

4.04. In passato le scie non erano mai persistenti: i documenti si riferiscono alle contrail, che durano poco. Come si spiega?


5. Scie di condensazione oggi


5.01. Perché oggi si vedono molte più scie di prima?

5.02. La probabilità di scie di condensazione è bassa, secondo le radiosonde. Come mai invece ne vedo così tante?

5.03. Se le scie sono così frequenti, come mai ci sono giorni in cui dalle foto satellitari non se ne vedono anche su spazi estremamente ampi?

5.04. Come mai in certi giorni non si vedono aerei in cielo?


6. Documenti e dichiarazioni


6.01. Al TG1 hanno detto che i russi hanno svelato di saper controllare il clima con gli aerei. C'entrano le scie chimiche?

6.02. Nel documento militare "Owning the Weather 2025" citato dal generale Fabio Mini si parla chiaramente di controllo del clima entro il 2025, non è una prova sufficiente?

6.03. Il disegno di legge USA HR2977 (Space Preservation Act) vieta esplicitamente le "scie chimiche". È una prova che esistono?

6.04. Come mai un accordo di cooperazione Italia-USA ha una sezione intitolata "Esperimenti di manipolazione degli ecosistemi terrestri"?

6.05. Se è tutta una bufala, come mai ci sono interrogazioni parlamentari in proposito?

6.06. Quali interrogazioni, parlamentari o presso altri organi governativi italiani, sono state presentate a proposito delle "scie chimiche"?

6.07. Che cosa significano le analisi del suolo sottostante le "scie chimiche", che hanno rivelato quarzo, titanio, alluminio, sali di bario e altro?

6.08. Come mai la NASA dichiara che la quota minima delle scie di condensazione è 8000 metri?

6.09. Cosa dicono gli esperti a proposito delle "scie chimiche"?

6.10. Ma non si può analizzare direttamente una scia?


7. "Morbo di Morgellons"


7.01. È vero che una grave malattia, il Morbo di Morgellons, è causata dalle scie chimiche?

7.02. Da dove provengono le strane fibre estratte dai corpi dei malati di Morgellons?


8. Filamenti misteriosi



8.01. Cosa sono i filamenti appiccicosi che si notano al suolo dopo il passaggio degli aerei che fanno scie anomale?


9. Dubbi e obiezioni


9.01. Ma non c'è un test che si può fare per dimostrare o smentire una volta per tutte queste teorie?

9.02. Ma pubblicando queste FAQ e parlando delle tesi di questi svitati non si fa il loro gioco?

9.03. Ma se sono tutte scemenze, perché investire tanto tempo per smontarle?

9.04. Perché alcuni link di queste FAQ portano al sito Freezepage.com e non all'indirizzo originale?

9.05. Come faccio se voglio saperne di più?

lunedì 8 gennaio 2018

Come mai l’aviazione militare USA pubblica un manuale che si chiama “Chemtrails”?

Esiste realmente un documento ufficiale dell’aviazione militare statunitense intitolato “Chemtrails”, che è il termine inglese usato per indicare le ipotizzate “scie chimiche”: lo pubblica il Dipartimento di Chimica della U.S. Air Force Academy e lo vedete qui accanto.

Ma non parla di “scie chimiche”: è una dispensa di chimica di base, usata dagli iscritti al primo anno dell’accademia aeronautica statunitense nel corso dei propri studi. Fra l’altro, è catalogato nelle biblioteche pubbliche americane: cosa che stride un po’ con la tesi del piano segretissimo.
Il titolo Chemtrails è un gioco di parole sul titolo del manuale per cadetti dell’USAF, che è Contrails. In altre parole, significa “tracce di chimica” o “sentieri di chimica”.

Il manuale di chimica Chemtrails, inoltre, risale al 1990, cioè prima della comparsa delle tesi sulle “scie chimiche” verso la fine degli anni Novanta.

La scoperta della vera natura di questo manuale è opera di una sostenitrice della tesi di complotto, Diane Harvey, e risale al 2001, ma ancora oggi capita di vederla sbandierata come una prova della cospirazione.


Fonti aggiuntive: Metabunk, USAFA, NLA.gov.au, Le Scienze n. 592 (dicembre 2017).

martedì 3 maggio 2016

Video del convegno sulle “scie chimiche” di Perugia del 23 aprile 2016

Il 23 aprile scorso si è tenuto a Perugia un convegno di vari sostenitori delle tesi sulle “scie chimiche”, caratterizzato dal patrocinio dato dal Comune e poi ritirato in seguito alle diffuse proteste sull’idea di dare quello che molti (soprattutto gli sciachimisti) interpretavano come un avallo di queste tesi (International Business Times (ironico); Umbria24; PerugiaToday; Umbria24; Oggiscienza; Queryonline; ADNKronos; NextQuotidiano).

L’autoproclamato “convegno nazionale”, organizzato da Alternativa Riformista Umbria, ha messo in scaletta come relatori Giorgio Pattera (biologo), Domenico Azzone (ex maresciallo dell’Aeronautica Militare), Franco Trinca (biologo), un esponente dell’associazione Riprendiamoci il Pianeta, Gabriele Chiurli di Democrazia Diretta, Marinella Giulietti (docente) e Pietro Nicoletti (ricercatore indipendente); le rispettive qualifiche sono tratte dal manifesto del convegno.

In altre parole, nessun relatore competente in materia di fenomeni atmosferici, meteorologia, gestione del traffico aereo, aviazione o altre specializzazioni che potrebbero realmente gettare luce su un fenomeno come le presunte “scie chimiche” e togliere i dubbi ai pensierosi.

Qui sotto trovate i video (prima parte; seconda parte) che sono stati pubblicati. Non ho il tempo di guardarli, ma se li guardate e trovate delle chicche, segnalatele nei commenti.


Prima parte:



Seconda parte:



Questo video, invece, mostra cosa succede a chi prova a fare educatamente una domanda chiedendo le prove delle asserzioni fatte durante il convegno.

lunedì 26 ottobre 2015

“Scie chimiche” nei giornali e in TV: ottobre 2015

Tutti i link sono filtrati con Donotlink.com per non far salire la visibilità dei siti citati all'interno dei motori di ricerca e quindi regalare loro popolarità e reputazione. I siti citati sono considerati siti di notizie dagli algoritmi di Google.

Tusciaweb.eu: Scie chimiche sui cieli della Tuscia? (26 ottobre)

Vivienna.it: Enna. Grandinata e scie chimiche (22 ottobre)

Giovinazzolive.it: Giovinazzo: Scie chimiche su Giovinazzo? L’ingegnere ambientale tranquillizza (21 ottobre)

Meteoweb.eu: Gianni Lannes, le scie chimiche e le bombe d’acqua a stelle e strisce: USAte la testa per cortesia! (17 ottobre)

Il Secolo XIX: La bufala su Giuliacci mette in moto i complottisti delle scie chimiche (6 ottobre)

Infovercelli24.it: Scie chimiche anche su Vercelli (5 ottobre)

Next Quotidiano: Scoperta la vera causa dell'alluvione nel Sud della Francia (5 ottobre, satira)

lunedì 1 dicembre 2014

Le “rivelazioni” all'ONU di Rosalind Peterson

Ci sono siti, come questoquesto, che affermano che “l'ONU denuncia le scie degli aerei” e citano le dichiarazioni di Rosalind Peterson, asserendo che si tratta di rivelazioni sulle “scie chimiche”, come se insomma l'ONU avesse confermato ufficialmente l'esistenza di queste scie.

I fatti sono ben diversi, come spiegato in dettaglio per esempio presso Metabunk:

– il video non è nuovo (risale al 2007);
– non mostra una dichiarazione dei membri dell'ONU o una sessione plenaria dei membri, ma semplicemente un intervento della Peterson a un convegno sul cambiamento climatico tenutosi presso la sede dell'ONU;
– la Peterson non lavora per l'ONU e non ha alcun legame con l'ONU;
– la Peterson non è un'esperta di meteorologia o aeronautica, ma è semplicemente un ex perito assicurativo agrario,
– la Peterson è effettivamente Presidente della Agriculture Defense Coalition, ma quest'associazione è stata fondata da lei stessa ed è semplicemente il nome del suo sito Web;

Soprattutto, la Peterson non denuncia le “scie chimiche”, ma l'effetto climatico delle normali scie di condensazione, e parla di geoingegneria soltanto come ipotesi futura e astratta.

Caso mai restasse qualche dubbio sulle sue intenzioni, la Peterson stessa ha dichiarato nel 2012 di ritenere che non ci sia nessuna prova concreta dell'esistenza delle presunte “scie chimiche”. Specificamente, dice: “Non ho alcuna prova che i jet rilascino altro che le emissioni prodotte dal carburante”.

domenica 2 novembre 2014

Scie degli aerei dallo spazio

Dalla Stazione Spaziale Internazionale, a circa 400 km di quota, le scie di condensazione degli aerei si vedono bene. Guardate questa foto scattata recentemente dall'astronauta Reid Wiseman nel Mediterraneo e da lui pubblicata su Twitter:


Grazie al talento di geolocalizzazione di FabioGhibli, la foto risulta scattata qui: si scorge la costa sud-occidentale della Corsica. Sovrapponendo la foto alle immagini di Google Earth possiamo stimare la lunghezza della porzione visibile della scia: circa 16 chilometri.




Considerato che un aereo di linea viaggia a circa 800 km/h, ossia 13,3 km/minuto, la scia nella foto è il risultato di poco più di un singolo minuto di volo.

Come fa un aereo a contenere abbastanza sostanze chimiche da rilasciare una scia così lunga? Gli sciachimisti non sanno rispondere.

Eppure la soluzione è semplice: è una scia di condensazione d'acqua, non di veleni o roba strana. Si tratta dell'acqua già presente in atmosfera (più una piccolissima quantità d'acqua generata dalla combustione del carburante), che viene aspirata dai motori, compressa, riscaldata e poi scaricata e si raffredda a contatto con l'atmosfera circostante. Questo ciclo la fa condensare, producendo una scia visibile. Tutto qui.

In altre parole, le lunghe scie degli aerei non sono sostanze trasportate a bordo dagli aerei: sono quasi esclusivamente acqua che è già nell'aria.





lunedì 13 ottobre 2014

Scie d'epoca: Why Planes Make Vapor Trails (1945)


L'immagine qui sopra è tratta dalla rivista Popular Science di marzo del 1943, pagina 55, ed è stata segnalata da vespamayer e su Contrail Science. Traduco in particolare una didascalia:

Lo scarico del motore, carico di umidità,
rilasciato in aria già satura lascia
una scia di vapore acqueo o di particelle di ghiaccio.

Questo è il testo dell'articolo: “Gli aerei lasciano nell'atmosfera scie che possono essere rilevate se il ricognitore è sufficientemente veloce, come le tracce lasciate da una preda cercata da un cacciatore. Alcune, specialmente le scie lasciate dallo scarico di un aereo a quote elevate e fredde, persistono per un certo tempo, mentre quelle prodotte dalle estremità delle ali che creano vortici sono non solo visibili ma anche udibili. Entrambi questi tipi di scie di aerei si spiegano con la condensazione. Il vapore acqueo invisibile nello scarico del motore un aereo si condensa in una nuvola visibile quando il vapore è in eccesso rispetto a quanto ne può contenere l'atmosfera. Le scie delle estremità delle ali non aggiungono acqua all'aria, ma man mano che si espandono i loro vortici la temperatura dell'aria al loro interno si abbassa e viene raggiunto il punto di rugiada se i vortici sono sufficientemente potenti e l'umidità è elevata.”

I fenomeni delle scie di condensazione (in particolare della loro persistenza) e delle “trecce di Berenice” erano dunque ben conosciuti già durante la Seconda Guerra Mondiale e non sono affatto una novità moderna, contrariamente a quanto asserito dai sostenitori delle “scie chimiche”.