Una delle asserzioni ricorrenti dei sostenitori della tesi delle “scie chimiche” è che i fenomeni atmosferici anomali da loro attribuiti alle “scie” siano nuovi e recenti. I “buchi nelle nuvole” sono, secondo loro, una di queste anomalie recenti.
Si tratta in realtà di normali “hole-punch cloud” o “fallstreak hole”, già spiegate in questo articolo, o di altri effettii atmosferici dovuti a rilievi geografici e ben noti a chi si occupa professionalmente di meteorologia.
Inoltre questo fenomeno non è affatto recente. Se ne trova traccia già nel 1965, quasi cinquant'anni fa, nelle fotografie scattate dagli astronauti delle missioni Gemini. L'immagine qui sotto è la foto numero S65-63854_G07-H, datata 8 dicembre 1965 e scattata durante la missione Gemini 7 sopra le Antille Minori. In alto a sinistra si notano alcuni “buchi” nella coltre di nubi.
Questo è un ingrandimento della porzione pertinente della foto precedente. I “buchi” sembrano essere situati in corrispondenza di isole o rilievi.