giovedì 19 marzo 2009

Studiare il cielo: video accelerati in time-lapse

L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Uno dei modi più semplici e interessanti per osservare l'evoluzione del cielo, delle scie di condensazione e del traffico aereo nell'arco di una giornata è utilizzare la tecnica del time-lapse: la ripresa di un filmato o di un video con una cadenza di un fotogramma ogni tot secondi. Quando la ripresa viene riprodotta alla cadenza normale di 24 o 25 fotogrammi al secondo, si ottiene un effetto di accelerazione che permette di notare fenomeni che in natura avvengono troppo lentamente per essere apprezzati.

Riprese di questo genere sono molto più efficaci delle singole fotografie nel documentare il reale comportamento di una scia, perché ne rivelano con precisione l'orario, la durata e (se ci sono riferimenti geografici nell'immagine) la direzione, permettendo di correlarla al traffico aereo.

Un altro grande vantaggio di questo tipo di ripresa è che permette di controllare l'asserzione sciachimista che i giorni in cui non vi sono scie nel cielo sarebbero giorni in cui gli aerei non volano. In realtà gli aerei di linea volano ogni giorno (basta consultare gli orari dei voli negli aeroporti): ma quando non lasciano scie di condensazione, o ne lasciano di breve durata, spiccano molto meno contro il cielo e passano quindi facilmente inosservati. In un video time-lapse di buona risoluzione, per esempio girato in HD, anche gli aerei senza scia o con scia modesta risultano comunque come puntini o trattini evidenziati dal loro movimento accelerato. Un time-lapse li cattura senza obbligare l'osservatore a scrutare il cielo per ore.

Gli sciachimisti dovrebbero presentare documenti di questo genere, se vogliono essere presi sul serio, ma finora hanno preferito mostrare fotografie singole fuori da ogni contesto.

Una ripresa in time-lapse è molto facile da realizzare: basta un qualunque computer dotato di webcam. Per esempio, questo è un video realizzato da me il 21 febbraio 2009 dalla finestra della mia abitazione appena fuori Lugano, usando il programma Gawker per Mac. La ripresa è accelerata di 100 volte rispetto alla realtà (cadenza di 1 fotogramma ogni 4 secondi).




La ripresa permette di apprezzare la persistenza delle scie di condensa quando le condizioni in quota sono favorevoli e di notare come il vento uniforme le trasporti senza alterarne molto la linearità e senza disperderle granché, cosa che renderebbe assurda e impraticabile qualunque presunta irrorazione "mirata".

Si nota anche una scia interrotta, che testimonia la non omogeneità delle condizioni dell'atmosfera, e si vedono scie traverse (rispetto alla maggioranza, che si estende parallela all'orizzonte in direzione nord-sud), che secondo certi sciachimisti non possono esistere.

Quello che colpisce di più, nella parte centrale del video, è il vero e proprio plotone di scie parallele che avanza verso la webcam: un fenomeno difficile da rilevare a velocità normale. Mi chiedo se è questa l'origine delle scie parallele che caratterizzano le foto degli sciachimisti: gli aerei non procederebbero per file parallele a formare una presunta griglia, ma volerebbero grosso modo lungo la stessa rotta in tempi differenti e sarebbe il vento a spostare progressivamente le scie. Al passaggio dell'aereo successivo sulla stessa rotta, la scia di quello precedente sarebbe spostata lateralmente, creando quindi scie parallele.

Il video ha l'indicazione del tempo, è ripreso da un punto geografico conosciuto (casa mia, a queste coordinate) e in una direzione conosciuta (il monte a destra è il San Salvatore). Questo permetterebbe di sapere quali aerei di linea passavano durante la ripresa e di correlare le scie con i voli corrispondenti: un'altra cosa che gli sciachimisti evitano sistematicamente di fare.

Questa è la direzione di ripresa (immagine cliccabile per ingrandirla):



E questa è una mappa delle rotte della zona, risalente al 2008 (immagine cliccabile per ingrandirla):




Altri metodi di ripresa


Il time-lapse può essere generato anche in altri modi, senza impegnare un computer per tutto il tempo. Per esempio, si può usare una videocamera che registra su un supporto a lunga durata (disco rigido o simili) e poi accelerare il video usando un programma di editing video. Tuttavia questo metodo richiede la gestione ed elaborazione di grandissime quantità di dati, cosa che implica parecchio spazio su disco nel computer e molto tempo per l'elaborazione del video.

Un ulteriore metodo è utilizzare una fotocamera digitale dotata di funzione time-lapse. Questo produce immagini di ottima qualità, che poi vengono assemblate da un programma di editing video elementare. Quest'approccio viene descritto in dettaglio in un articolo apposito.


Cadenze di ripresa


Quattro o cinque secondi fra un fotogramma e il successivo sono una buona cadenza di ripresa per studiare l'evoluzione del cielo. Supponendo una cadenza di riproduzione di 25 fotogrammi al secondo, un fotogramma ogni 4 secondi accelera gli eventi di 100 volte; un fotogramma ogni 5 secondi li accelera di 125 volte.