Esiste realmente un documento ufficiale dell’aviazione militare statunitense intitolato “Chemtrails”, che è il termine inglese usato per indicare le ipotizzate “scie chimiche”: lo pubblica il Dipartimento di Chimica della U.S. Air Force Academy e lo vedete qui accanto.
Ma non parla di “scie chimiche”: è una dispensa di chimica di base, usata dagli iscritti al primo anno dell’accademia aeronautica statunitense nel corso dei propri studi. Fra l’altro, è catalogato nelle biblioteche pubbliche americane: cosa che stride un po’ con la tesi del piano segretissimo.
Il titolo Chemtrails è un gioco di parole sul titolo del manuale per cadetti dell’USAF, che è Contrails. In altre parole, significa “tracce di chimica” o “sentieri di chimica”.
Il manuale di chimica Chemtrails, inoltre, risale al 1990, cioè prima della comparsa delle tesi sulle “scie chimiche” verso la fine degli anni Novanta.
La scoperta della vera natura di questo manuale è opera di una sostenitrice della tesi di complotto, Diane Harvey, e risale al 2001, ma ancora oggi capita di vederla sbandierata come una prova della cospirazione.
Fonti aggiuntive: Metabunk, USAFA, NLA.gov.au, Le Scienze n. 592 (dicembre 2017).