Nessuno degli esperti di settore (piloti e meteorologi), a quanto risulta, sostiene documentatamente l'esistenza delle “scie chimiche”. Tutte le asserzioni della loro esistenza provengono da persone che non hanno competenza professionale nel campo dell'aviazione d'alta quota o nella meteorologia.
Ci sono però alcune dichiarazioni di meteorologi che secondo i sostenitori della tesi delle “scie chimiche” sarebbero conferme dell'esistenza del fenomeno.
Le smentite degli esperti
Molti di questi esperti hanno anzi dichiarato molto esplicitamente che le “scie chimiche” sono una bufala:
- la smentita di Pietro Pallini, pilota di linea (Repubblica).
- l'editoriale di Meteo Romagna, centro meteo-climatologico e previsionale della Romagna.
- la smentita di Mario Giuliacci, meteorologo del Centro Epson Meteo, già direttore del Centro meteorologico dell'aeroporto di Milano Linate; un'altra sua smentita è su Meteo.it.
- la smentita di Pier Luigi Randi, dell'Epson Meteo Regional Center - MeteoCenter; un suo video è qui.
- la smentita di Andrea Corigliano, laureando in fisica dell'atmosfera e meteorologia: prima parte, seconda parte, terza parte).
- la smentita dei piloti italiani di MD80.it.
- la smentita di Alessandro Delitala sulla rivista Nimbus, della Società Meteorologica Italiana, n.47/48, agosto 2008, nell'articolo Scie chimiche: un'improbabile cospirazione.
- la smentita di Piernando Binaghi, meteorologo, ex pilota ed ingegnere aeronautico, responsabile del servizio meteo della Radiotelevisione Svizzera.
La dichiarazione di Domenico Azzone
È stata resa pubblica una
lettera di Domenico Azzone, tecnico in congedo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Italiana, indirizzata alla rivista
Nimbus citata qui sopra. In questa lettera Azzone afferma che
"non tutte le Scie di Condensazione rilasciate dai velivoli (militari e/o civili) sono tutte normali, almeno a far data dalla fine degli anni ’70 inizio anni ’80 del secolo ventesimo". Questa potrebbe essere interpretata come una dichiarazione autorevole a sostegno dell'esistenza delle “scie chimiche”. Azzone, però, non porta alcuna prova concreta di quest'asserzione, ma solo le proprie impressioni visive. Inoltre la sua dichiarazione contraddice chi sostiene che le scie anomale sono iniziate negli anni Novanta.
La dichiarazione del meteorologo Karsten Brandt della TV tedesca RTL
Viene spesso citato un video, tratto dall'emittente tedesca RTL, nel quale (stando alla traduzione italiana nei sottotitoli aggiunti dai sostenitori delle “scie chimiche”) il meteorologo tedesco Karsten Brandt parlerebbe di “scie chimiche” rilasciate sopra la Germania (
video).
In realtà Brandt parla di
Düppel, che è il termine usato in tedesco per indicare il
chaff, ossia le striscioline metallizzate usate dagli aerei militari per accecare momentaneamente i radar nemici e rilasciate, nel caso descritto dalla TV tedesca, durante un'esercitazione.
Si tratta di un'attività comunissima, come si vede nell'immagine qui accanto, presente su Wikipedia alla voce
Radar jamming e prodotta dall'
Istituto Meteorologico Olandese, nella quale la mezzaluna che si estende sopra l'Olanda è proprio frutto di una di queste esercitazioni.
La traduzione fornita dai sostenitori delle “scie chimiche” del servizio di RTL è grossolanamente errata: attribuisce allo speaker le parole
“Gli aerei da guerra dell'Esercito Federale Tedesco manipolano il nostro clima.” In realtà in originale lo speaker dice
“Kampfflieger der Bundeswehr manipulieren unsere Wetterkarten”, ossia
“Gli aerei da guerra dell'Esercito manipolano le nostre cartine meteo”.
Sempre secondo la traduzione dei sostenitori delle “scie chimiche”, Brandt affermerebbe che
“Possiamo affermare con una percentuale del 97% che si tratta di scie chimiche, contenenti polveri finissime a base di polimeri e di metalli”. In realtà Brandt dice
“Wir wissen heute, dass es mit 99,9%iger Sicherheit Düppel waren. Düppel bestehen aus Plastikteilchen mit Metalldampf drauf,” che significa
“Oggi sappiamo con una certezza del 99,9% che si trattava di chaff. Il chaff è composto di pezzetti di plastica metallizzata per vaporizzazione.”
Ancora: secondo i sostenitori delle “scie chimiche”, nel servizio verrebbe affermato che
“Le registrazioni riportano emissioni di scie chimiche a quote basse”. In originale viene invece detto
“Die Aufzeichnungen belegen, dass dabei sehr geringe Mengen von Düppeln ausgebracht wurden,” che vuol dire
“I documenti attestano che è stata rilasciata una quantità trascurabile di chaff”.
La dichiarazione del meteorologo Gunther Tiersch della TV tedesca ZDF
Il 14 gennaio 2009, il meteorologo Gunther Tiersch ha dichiarato, durante le sue previsioni meteo sul canale televisivo ZDF, che la mappa radar meteorologica che stava commentando conteneva
“linee serpeggianti” che erano state “
generate probabilmente di pomeriggio sopra il mare del Nord da alcuni aerei militari a circa 5-6 chilometri di quota” e non avevano
“nulla a che fare col tempo” (
video).
I sostenitori delle “scie chimiche” affermano che Tiersch stava parlando appunto di “scie chimiche”. Ma se così fosse, non si capirebbe come mai Tiersch parlerebbe così apertamente (addirittura in TV) e con totale disinvoltura di una cospirazione segretissima e inconfessabile per poi proseguire con le previsioni meteo come se nulla fosse.
Infatti esiste un'altra spiegazione molto semplice e più logica delle parole del meteorologo tedesco: la stessa citata sopra, ossia il rilascio di
chaff antiradar da parte di velivoli militari, secondo una prassi consueta durante le esercitazioni.
La dichiarazione del meteorologo statunitense Kevin Lollis della KTVL
Nelle sue previsioni meteo per l'emittente statunitense KTVL il 10 aprile 2010, il meteorologo Kevin Lollis ha parlato di bande di copertura nuvolosa che non erano né pioggia né neve ma erano chaff rilasciato da aerei militari (
video). I sostenitori delle “scie chimiche” affermano che si tratterebbe di una sorta di ammissione nascosta, ma Lollis è molto chiaro e non sembra affatto a disagio come lo sarebbe chi ammette una cospirazione omicida: più semplicemente, fa riferimento alla propria esperienza militare e dice che appunto a suo parere si tratta di chaff.