mercoledì 21 luglio 2010

Dibattito sulle "scie chimiche" / 4

La parte precedente di questo dibattito è pubblicata qui.

17 luglio 2010


Scrivo a Bosco (il carattere piccolo indica una citazione):


Converrà con me che è difficile rimuovere qualcosa che nel frattempo è stato scaricato e postato altrove da centinaia di persone, no?

Ma nel frattempo a) si rimuove l'originale b) si rintraccia e zittisce (o meglio, si sottopone a corte marziale o si porta in tribunale) il responsabile della pubblivazione di segreti militari di altissimo livello. Nessuna di queste due cose è successa.

Vero è che la persona in questione avrebbe dovuto essere più prudente e dar retta al collega: "Oh God, don't... don't video it right now!" e "Don't... don't do any [incomprensibile]."

Oppure il collega sta recitando per far venire meglio la burla.


Lo so, l'umorismo dei piloti a volte è difficile da cogliere.

Be', sono pilota anch'io e, ritengo, anche dotato di un certo umorismo, ma in questo caso proprio non riesco a coglierlo...

L'umorismo sta nel fatto di riprendere un fenomeno perfettamente normale per chi fa volo a quote da aereo di linea e dire quattro stupidaggini per prendere in giro chi crede che si tratti di una scia chimica. Un po' come lanciare un frisbee per aria e filmarlo intanto che si grida "Un UFO, un UFO!!".


È umorismo. Il tono della risata e della voce dell'altra persona, che "supplica" di non riprendere, è inequivocabile.

Forse sarà inequivocabile per lei, ma non per me... né per molte altre persone, un paio delle quali piloti professionisti in attività.

Sono madrelingua inglese. So distinguere quando un anglofono fa umorismo.

Questi piloti professionisti confermano che si tratta di una "scia chimica" e non di una contrail aerodinamica?


Per non parlare di quell'"It's like": è "come se" spruzzasse. Sta dicendo che _somiglia_ a uno spruzzo, quindi non lo è.

O forse "è come se lo spruzzo originasse da".

No. Grammaticalmente non ha senso.


A parte tutto, resta il problema di fondo: perché gli artefici di una presunta cospirazione pericolosa e segretissima dovrebbero essere così cialtroni da lasciar riprendere un video che rivela il loro lavoro letale e poi lasciarlo addirittura pubblicare?

Infatti, quando si sono accorti della "cazzata" ci hanno messo una pezza... (vedi mio commento precedente) solo che, come si dice qui in Veneto, "L'è pezo el tacon del buso" (è peggio la toppa del buco).

Quindi gli organizzatori della cospirazione sono così cialtroni che non solo lasciano che venga fatto un video, non solo lasciano che venga pubblicato, ma addirittura sbagliano anche a gestire la fuga di notizie? Eppure dopo decenni questi imbranati riescono a tenere segreta questa gigantesca cospirazione? Mi pare piuttosto contraddittorio.



Trovo abbastanza sorprendente che un pilota come lei non sia a conoscenza di questi fenomeni e di questa documentazione. Ha provato a discuterne con i suoi colleghi di volo?

Sono perfettamente a conoscenza di questi fenomeni, solo che non è quello che osservo nel video

Quali sono le differenze?

. E, sì, ne ho discusso con alcuni colleghi piloti.

Che cosa le hanno detto?

A questo proposito, le dirò che da tempo mi frulla un'idea piuttosto interessante e credo sia giunto il momento di tradurla in realtà, ma non mi chieda di cosa si tratta... non vorrei rovinarle la sorpresa! Un po' di pazienza, e vedrà...

Me ne aveva accennato già mesi fa, durante questo scambio di mail. Spero che la promessa, prima o poi, venga mantenuta. Più dati ci sono, meno misteri restano.


, ma tant'è... come al solito, ognuno vede ciò che vuole vedere. Naturalmente può includere questo mio commento alla nostra discussione.

Benissimo, lo farò volentieri.

Ci conto. Naturalmente aggiunga anche queste ultime notazioni...


Senz'altro.

Cordial saluti

Paolo

Visto che abbiamo ripreso il dibattito, rispondo anche alle precedenti considerazioni di Bosco:

On 16 Dec 2009, at 15:11, Tom Bosco wrote:

Un eventuale commento sarebbe gradito...

http://www.scribd.com/doc/23201747/Lettera-a-Mercalli-Onorato-Delitala-1°-M-llo-Domenico-Azzone-Esperto-Meteo-A-M


Buonasera Sig. Bosco,

riprendo in mano questa vecchia corrispondenza per aggiungerla al nostro dibattito: ho visto il documento, e noto che Azzone afferma che "non tutte le Scie di Condensazione rilasciate dai velivoli (militari e/o civili) sono tutte normali, almeno a far data dalla fine degli anni ’70 inizio anni ’80 del secolo ventesimo". Quindi la sua dichiarazione contraddice chi sostiene che le scie anomale sono iniziate negli anni Novanta, e questo è un dato molto interessante.

Cosa più importante, Azzone non porta alcuna prova concreta di quest'asserzione, né alcun dato sperimentale, ma soltanto le sue impressioni visive. È un po' poco.

Noto inoltre che Azzone, su un articolo de La Stampa di giugno 2009 sulle presunte nuove nubi (le asperatus),

http://www.lastampa.it/cmstp/rubriche/commentiRub.asp?ID_blog=248&ID_articolo=47

ha scritto che "il comportamento tipico e dovuto - sia per etica, sia per morale, sia per coerenza e sia per rispetto verso se stesso e verso la professione scelta - dello scienziato vero" è "acquisire informazioni di prima mano, alzare il nobile deretano dalla poltrona ed indagare di persona sul fatto, magari utilizzando un velivolo ad hoc onde aspirare il contenuto della/e nube/i ed esaminarlo oltre che riprendere con telecamera la nube e la sua eventuale lisi ed eventuali altre fasi del fenomeno. Dopo aver fatto questo ed altro, che lo scienziato VERO e LIBERO riterrà opportuno, potrà emettere il suo parere a riguardo."

E' una bella riflessione: perché i sostenitori delle "scie chimiche" non mettono in pratica questo suggerimento? Quella che Azzone impropriamente chiama "scienza ufficiale" (come se ne esistesse una "non ufficiale") lo ha già fatto e ha pubblicato i risultati fin dagli anni Settanta:

[1] W.A. Hovis; Infrared Reflectance of High Altitude Clouds; Applied Optics; 1970

[2] T.F.Lee; Jet Contrail identification using the AVHRR Infrared Split Window; J. Appl. Meteor.; 1988

[3] D. Atlas; Contrails to Cirrus; J. Appl. Meteor.; 2004

[4] R. S. Gao; Measurements of relative humidity in a persistent contrail; Atmospheric Environment; 2006

[5] A. Petzold; Elemental composition and morphology of ice-crystal residual particles in cirrus clouds and contrails; Atmospheric Research; 1998

[6] B. Karcher; Aviation-Produced Aerosols and Contrails; Survey in Geophysics; 1999

[7] C. H. Twohy; Electron microscope analysis of residual particles from aircraft contrails; Geophysical Research Letters; 1998

Fra l'altro, alcune delle tecniche descritte in queste pubblicazioni non richiedono neppure di alzarsi in volo.

Quindi mi chiedo, e chiedo a lei: perché i sostenitori della tesi delle "scie chimiche" non si attrezzano come si deve e usano la scienza per documentare le proprie asserzioni, come suggerisce molto coloritamente Domenico Azzone?

Aiuterebbe a tagliare la testa al toro.


Cordiali saluti,

Paolo Attivissimo

Infine mi rimetto in pari con le considerazioni passate di Bosco che erano rimaste in sospeso:

Buonasera Sig. Bosco,

Torno brevemente sulle sue considerazioni pubblicate da lei qui:

http://lacampanadelloziotom.blogspot.com/2009/05/scie-chimiche-la-storia-infinita.html

e che facevano parte del nostro dibattito. Rispondo solo ai punti salienti per non disperdere troppo la discussione e suggerirei di restare su un "botta e risposta" conciso per gli nterventi futuri.

Lei scriveva:

trovo estremamente difficile, in questo preciso momento (28 maggio, ore 15.03), attenermi alle regole di un confronto pacato su questo argomento, tale è il disgusto che provo nel dover stare qui a discutere in maniera "politicamente corretta" sull'esistenza o meno delle cosiddette "scie chimiche" mentre nel cielo sopra la mia testa imperversa un'attività aerea senza precedenti: da stamattina alle 9 (quando il cielo era limpido, azzurro, terso, e non c'era un aereo a pagarlo) è iniziato uno spettacolo tale che definire allucinante non gli rende giustizia. In qualunque momento guardassi il cielo, potevo osservare e contare da un minimo di sei velivoli sino anche a nove-dieci, tutti con le loro belle scie persistenti che si mescolano tra loro. Il cielo è ormai una brodaglia lattiginosa, e io dovrei accettare l'idea di essere un paranoico, che il traffico osservato sia del tutto normale e che quelle siano normalissime scie di condensazione...

Se fossero qualcosa di anormale, non pensa che i meteorologi e i piloti griderebbero all'unisono allo scandalo?

Anzi, più semplicemente: come si spiega che i meteorologi e i piloti non lamentano coralmente quest'anomalia che lei descrive come così vistosa da non poter non essere notata? Sembra molto strano che chi vive e lavora con il cielo non abbia nulla da obiettare. Lei come lo spiega?

E ancora: se c'è davvero questo colossale processo di irrorazione, con migliaia di aerei che ogni giorno generano scie che la disgustano, dove sono gli effetti di questa presunta irrorazione? Dovrebbero essere piuttosto vistosi, altrimenti tutta l'operazione non sarebbe efficace ed efficiente. Per esempio, se si volesse avvelenare la popolazione, sarebbe più efficiente farlo tramite gli acquedotti.


Lei scriveva anche che la sua "best evidence", la prova migliore dell'esistenza del fenomeno, era questa:

il fatto che in innumerevoli circostanze un numero spropositato di velivoli si trovassero ad emettere lunghe scie persistenti occupando uno spazio di cielo che in quel momento, stando ai dati forniti dagli enti preposti, non offriva condizioni meteorologiche favorevoli alla formazione di scie di condensazione. A maggior ragione quando alcuni di questi velivoli, occasionalmente, si trovavano a quote considerevolmente inferiori alle minime necessarie a innescare detto fenomeno (fatto del quale sono stato personalmente testimone svariate volte).

Se le scie si formano in condizioni meteo che non le consentono, come mai i piloti non segnalano una così vistosa anomalia?

In quanto alle quote minime necessarie, ricordo che la documentazione tecnica (da Appleman in poi) non definisce alcuna quota minima necessaria.

Lei cita poi un video che presenta come prova di queste quote anomale:

Uno di questi casi è ben documentato da questo breve video, girato nei dintorni di Torino il 6 ottobre 2003, del quale posseggo la versione integrale che offre certamente una migliore qualità e definizione


Mi sembra del tutto evidente (anche basandomi sulle dichiarazioni dell’operatore che ha effettuato la ripresa), che il velivolo inquadrato sta volando a una quota considerevolmente inferiore ai canonici 8.000+ metri…


Tutto qui? Questa è una "best evidence" decisamente scarsa. Con tutto il traffico di aerei sospetti che lei descrive, non c'è di meglio? Solo qualche secondo di un aereo di cui non si conosce la quota (una stima "occhiometrica" mi sembra un'argomentazione ben poco scientifica -- e le ricordo che gli 8000 metri non sono affatto canonici)? Un aereo di cui non si conosce la rotta, l'orario o le marche, senza alcuna indicazione di quali fossero le condizioni meteo locali alla quota di volo?

Ci vuole documentazione ben più seria prima di affermare che siamo bersagliati da stormi d'aerei segreti che spruzzano sostanze misteriose. Dov'è? Se il movimento dei sostenitori delle "scie chimiche" vuole essere preso sul serio, deve portare prove, dati, esperimenti, non video su Youtube. E' quello che si pretende per qualunque affermazione scientifica.

In quanto ai brevetti da lei citati come "potenzialmente collegati al fenomeno delle scie chimiche", sono descrizioni generiche di spruzzatori o irroratori per uso aereo. Dispositivi di questo genere vengono usati per l'irrorazione dei campi (a bassa quota) da decenni. Non vedo la novità. Uno (n. 3813875) parla di razzi per lanciare bario nell'atmosfera e quindi non c'entra nulla con gli aerei. Un altro (6315213) parla di polimeri per regolare la pioggia: il "cloud seeding" non è certo un segreto e non servono aerei che volano notte e giorno per farlo. E così via. Ma la domanda di fondo è un'altra: perché i militari dovrebbero essere così stupidi da pubblicare in brevetti le proprie tecnologie ipersegrete?

In quanto a HAARP, basta un minimo di calcoli energetici per capire che HAARP non può avere alcun effetto meteorologico. Le energie naturali in gioco nell'atmosfera sono immensamentei maggiori di quelle generabili da HAARP. Se mi perdona la metafora un po' triviale, pensare che HAARP possa alterare il clima o le condizioni meteo è come pensare che un rutto possa fermare un tornado.

Lei riferisce un episodio curioso:

Ho ascoltato più di una testimonianza diretta da passeggeri in volo sull'Atlantico che parlavano di istruzioni a chiudere tutte le tendine parasole, di giorno e di notte, da parte del personale di volo, proprio in corrispondenza di quest'area. Naturalmente chi ha sbirciato da dietro le tendine ha visto coi propri occhi qualcosa che rasentava l'incredibile...

Quindi anche le hostess fanno parte del complotto?

Infine, lei accenna a un "elemento di prova fondamentale" dicendo che si stava adoperando per ottenerlo:

Un campionamento dell’atmosfera in quota, in concomitanza col verificarsi del fenomeno in questione.


E' stato fatto? È passato un anno da quando lei scriveva quest'intenzione dicendo di sperare di "riuscire a concretizzare tutto entro l’anno in corso".

Per quanto riguarda le foto di scie che ha citato, sono immagini normalissime: io stesso ne ho riprese di analoghe sopra casa mia. Gli aerei tendono a seguire le stesse rotte, per cui tracciano lo stesso percorso in momenti differenti. Passa un aereo, lascia una scia di condensazione, il vento traverso la sposta; poi arriva un altro aereo, lascia la sua scia, e il vento la sposta, e così via. Questo forma le scie parallele. Il traffico civile segue eccome rotte ellittiche o circolari: si chiamano "holding pattern". E in cielo ci sono anche aerei militari leggeri, che possono fare manovre strette e lasciare scie di condensazione. Tutti gli altri presunti fenomeni sono ben documentati come normali effetti di una scia di condensazione. Mi soffermo soltanto sull'ultima immagine [mostrata qui sotto], quella per la quale lei chiede

Modificazione elettromagnetica del clima? I meteorologi cos'hanno da dire in proposito?

Mi sorprende che lei non conosca una "hole punch cloud". Ne trova abbondanti esempi qui:

http://sciechimicheinfo.blogspot.com/2008/12/un-buco-nelle-nubi.html

e

http://sciechimicheinfo.blogspot.com/2009/01/nubi-insolite-ma-naturali-5.html

E mi sorprende che lei, invece di porre interrogativi come questi, non faccia la cosa più semplice: chiedere a un meteorologo. Che è quello che ho fatto io. Non basta fare domande: bisogna anche avere la diligenza di cercare le risposte. Altrimenti non si conclude nulla.


Cordiali saluti

Paolo Attivissimo

La discussione prosegue qui.