giovedì 30 ottobre 2008

4.04. In passato le scie non erano mai persistenti: i documenti si riferiscono alle contrail, che durano poco. Come si spiega?

Sono in realtà numerose le pubblicazioni scientifiche che parlano esplicitamente di persistenza delle contrail molto prima degli anni '90. Basti pensare che il primo studio sistematico sulle contrail (Appleman, 1953) analizza già le condizioni per la formazione sia di scie di condensa non persistenti che di scie di condensa persistenti.

Per esempio, in uno studio del 1972 si afferma:

"It is often observed that contrails spread considerabily beyond the initial width."

Traduzione: "Si è spesso osservato che le contrail si spandono considerevolmente oltre le dimensioni iniziali."

Fonte: Knollenberg, Measurements of the growth of the ice budget in a persisting contrail, J. Atm. Sc., 1972, 1367.

In uno studio di due anni prima, l'autore afferma:

"The writer himself has seen instances in which a single contrail seemed to grow until it became an overcast covering the whole sky."

Traduzione: "L'autore in persona ha visto casi nei quali una singola contrail sembrava crescere fino a formare una copertura occupante l'intero cielo."

Fonte: Murcray, On the possibility of weather modification by aircraft contrails, Monthly Weather Review, 1970, 745.



Tratto, ampliato e adattato dalle FAQ dei tecnici del CICAP con il loro permesso.